VolumetricOscuro (Grande libro dei nascondimenti)

 Un elogio del sottosuolo

per un rilevamento di energie sommerse

VolumetricOscuro

Grande libro dei nascondimenti 

(anno di realizzazione 2024)









https://photos.app.goo.gl/Km5ZC9qgK3BFj3q69




Nottetempo il viale appare ossuto
sottilmente ricoperto di rame.

Le limitazioni scarne
si distanzieranno dal bollente sfondo indifferenziato
mentre gli occhi aguzzi
- come increduli sobborghi vivi-
troveranno un posto 
sul profilo di un uomo.

( Versi tratti da Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo - Oèdipus)























VolumetricOscuro 

(Grande libro dei nascondimenti)

di Anna Laura Longo

Anno di realizzazione: 2024

Opera in tecnica mista

Materiali impiegati: feltro, resine variegate in parte di recupero, tele adesive, gomme miste, fibre, lino con curvature di fili sommersi (parzialmente visibili) e con sfrangiature perimetrali, micro-frammenti di corde strumentali

Dimensioni: 50x50 cm.

All'interno dell'opera VolumetricOscuro (Grande libro dei nascondimenti) si ritrovano i risultati di lunghe riflessioni estetiche legate al valore delle energie sommerse o forze sotterranee, che animano - o possono animare - il mondo. Si tratta di vere e proprie "Trame e stanze del nascondimento" dove i materiali trovano un affioramento e un'emersione molto peculiare. Il lavoro va considerato come una prosecuzione rispetto al precedente libro-scrigno intitolato In un singolo punto nodoso, nel quale prendono forma degli appositi Studi sulla curvatura della linea - verso. In tal modo vengono generate delle forme di interazione che riguardano non solo le opere e i fruitori, ma anche le opere stesse, nei loro reciproci rapporti, anche cronologici. E così emergono in questo libro d'artista di natura multimaterica vere e proprie energie di ribaltamento, rispetto al precedente. In effetti, impiegando in vario modo delle tele adesive, viene ottenuta un'affascinante copertura delle linee-immagini originarie, così da restituire all’osservatore o osservatrice una versione decisamente occultata, una porzione “nascosta” o semi-nascosta dell’insieme, generando quasi un ambiente di segretezza. La chiarezza nella visione potrà mutare, in modo più o meno consistente, a seconda dell'orientamento della luce o dei livelli di illuminazione stessa. Sono inoltre impiegate resine logorate e tessuti in vario modo manipolati o sfrangiati. L’oscurità, unita al gesto di capovolgimento, viene vista, in sostanza, come una corposa risorsa, da indagare e degustare, dal punto di vista visivo nonché tattile. 

Nelle pagine di VolumetricOscuro tende inoltre ad emergere il valore delle risorse interne dell’individuo. Viene ad essere infatti enfatizzato e portato a galla il salto qualitativo - e necessario - tra esteriorità e interiorità, nel contesto dell’evoluzione umana. Il capovolgimento dei riquadri telati allude proprio al dispiegarsi di un itinerario di introspezione, inteso come percorso che procede, gradatamente o con urgenza, verso l'interno, verso le profondità più o meno recondite. 

In tal senso VolumetricOscuro potrà apparire come un libro idealmente "forgiato" nell'oscurità e frutto di meditazioni composite. A fronte di una copertina particolarmente materica e volumetrica (come indicato nel titolo), si potrà notare come i contenuti salienti dell'opera, racchiusi nelle ampie pagine di colore scuro, siano stati ricondotti - per contrasto- quasi nel sottosuolo delle pagine stesse e restituiti in una forma per lo più sommersa.

I risultati visivi risultano pertanto parzialmente e volutamente celati. Va ricordato  come già nei libri-organismo di carattere monocromo, realizzati tra il 2019 e il 2020 (ovvero Vision Blanche e Atterraggio lunare n.1), siano state affrontate ricerche sul tema dell'intravedere, da porre in confronto con il "vedere distintamente". Nell'opera in questione il percorso si fa ancor più caratterizzato: il tema dell’occultamento, tra l’altro, è strettamente connesso con quello del riconoscimento e, in tal senso, è presente un rimando al territorio del dramma e della tragedia. Di ciò ci parla ampiamente Aristotele, a proposito della tragedia greca, ma spostandoci più in prossimità dei nostri giorni il filosofo Kierkegaard, in Timore e tremore ci ricorda questa valenza, arrivando a raccontarci qualcosa anche del dramma moderno, scrivendo: 

Ovunque si parla di riconoscimento, si tratta eo ipso di un precedente occultamento. Come il riconoscimento diventa al momento distensivo, rilassante, così l’occultamento è il momento di tensione della vita drammatica. 

La prassi che conduce al nascondimento delle traiettorie visive e i diversi risvolti legati all'enigmaticità, rendono questo libro-d'artista un originale "libro-drammatizzato" e, a tratti, straniante. Come nelle precedenti opere viene promossa e favorita una vera e propria intraprendenza dello sguardo.

Lo sguardo, nella vita e non solo nell’arte, si ritrova ad avere un ruolo catalizzatore, essendo dotato di un’energia potente e utile per generare stravolgimento o sommovimento dell’esistente, con conseguenze particolarmente interessanti dal punto di vista conoscitivo. Diversi studi sullo straniamento ci ricordano proprio come – per resuscitare la nostra percezione della vita- sia necessario perseguire nuove visioni. VolumetricOscuro conduce proprio in direzione di questi territori fortemente connotati e stratificati, ricchi di interpretazioni possibili. 

L'opera è associata a un testo poetico intitolato Disfunzione dell'indomani, inserito in una tasca interna.

Questo esemplare è autografato su una  banda in lino chiaro e inoltre munito di un certificato di autenticità firmato e datato.




















Variante n.1 (con una disposizione su telaio)



Materiali preparatori





L'occhio è nel sottosuolo
occultato dai sassi,
si rinfresca quasi ridendo,
in un giorno catalizzatore
tra capelli castani
ricchi di riflessi ravvicinati.
Era tortuosa ogni negoziazione,
ogni movenza.

Versi tratti da Nuove rapide scosse retiniche (Joker)




Occasioni di conoscenza :
Un esemplare di VoumtericOscuro è rientrato nel catalogo della Libreria Gonnelli di Firenze e potrà esser conosciuto nel mese di ottobre 2025.

Anna Laura Longo è pianista-performer, artista visiva, poetessa, saggista e autrice poliedrica. Attiva sul fronte della performance, della cultura visiva e sonora contemporanea ha al suo attivo una ricca produzione di carattere eterogeneo e versatile. Dal punto di vista artistico-visivo interagisce con collezioni pubbliche e private. Sue opere sono ufficialmente rientrate all'interno di collezioni che fanno capo a importanti spazi museali diffusi su scala internazionale. Contemporaneamente porta avanti un itinerario di ricerche sonore documentate anche attraverso numerosi scritti e pubblicazioni, disponibili in volume e su riviste nazionali e internazionali. È stata ospite in vari programmi radiofonici.

Di seguito notizie più dettagliate:

A seguire il catalogo delle opere di tipo sonoro, artistico-visivo e letterario:




Per conoscere le ricerche sonore e l'attività pianistica:

Ulteriori libri-organismo basati su ricerche monocromatiche sono:

Atterraggio lunare n.1


Vision Blanche

Cloroplasti

Oblungo Rosso / Con incorporazione di tela

Per conoscere le originali riflessioni estetiche legate ai meccanismi della visione e la progettazione di occhialoidi e dispositivi ottici d'arte:


Per le ricerche basate sul concetto di rinascita e sul principio di esfoliazione si veda la pagina seguente:

Per il libro-scrigno intitolato In un singolo punto nodoso



Libri-organismi 
Per progetti e accadimenti cangianti

Per contatti:
annalaura_longo@hotmail.com

Studio-atelier
Via Filippo Scolari n.39
00176 Roma(Italia)

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