Materializzazioni poetiche + Exfoliación2

 


Una lacerazione è un flebile microcosmo:

 una metafora sui confini,

 un condensato di asperità.

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Il residuo è Forma

attraente impronta corpuscolare:

segmento tenue di un mondo atavico

che avvince o erode i passi 

caparbiamente estesi in un fondale incredulo

che trascolora.


Versi tratti da Declinazioni del timbro (Campanotto)


Le foto e le informazioni che seguono fanno riferimento a un "Poema residuale in espansione" declinato in una duplice veste:

1.

Materializzazioni poetiche(anno 2024)

2.

Exfoliación2 (anno 2022-2023)


Il progetto comprende : performance e indagine pianistica, impianto installativo + libro-organismo

di Anna Laura Longo

Caratteristiche e tipicità del lavoro

https://sfogliareperintravedere.com/materializzazioni-poetiche/

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https://sfogliareperintravedere.com/procedure-esfolianti-1-e-2/


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link per conoscere le peculiarità dell'azione performativa e la ricerca sonora

https://klavier-reticolo.blogspot.com/2024/06/azione-sonora-affiancata-al.html?m=1










"C'è da inventare nuove estetiche, nuove etiche e attivismi"
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Alcuni musei e archivi in cui è possibile conoscere  attualmente il lavoro

Per  quanto concerne Materializzazioni poetiche:

Tolosa - Francia
Musée Les Abattoirs- Bibliothèque
León - Spagna
Centro documentación del MUSAC
Rivoli - Italia
Castello di Rivoli (Museo di Arte Contemporanea)
Tokyo - Giappone
Biblioteca dell'Istituto Italiano di Cultura
Venezia - Italia
Scuola Internazionale di Grafica
[in questo caso specifico l'esemplare è a disposizione delle studentesse e degli studenti interni]

Notre Dame du Portage - Canada
Un esemplare è stato esposto nella Biennale de Livres d'Artistes au Portage in Québec (settembre 2024)

Materializzazioni poetiche è disponibile in versione multilingue : italiano, spagnolo e francese.



Notizie provenienti dal catalogo del MUSAC di León

Per quanto riguarda Exfoliación2 i musei dove rintracciare l'opera sono i seguenti:
Caracas - Venezuela
Museo del Libro venezolano
Ecatepec de Morelos - Messico
Museo Jumex - Biblioteca
Madrid - Spagna
Centro documentación del Museo Reina Sofia
Lima - Perú
MALI Museo di arte contemporanea
Buenos Aires - Argentina
Museo Moderno
Cáceres - Spagna
Museo Helga De Alvear

Valladolid - Spagna
In occasione del premio di poesia sperimentale Francisco Pino è stato prodotto nell'anno 2022 un trittico - in forma di cartella d'artista- intitolato El residuo es Forma. il lavoro è presente negli archivi della Fundación Jorge Guillén.

Di seguito il testo introduttivo inserito nel sito del Museo del Libro venezolano di Caracas

Exfoliación2 è disponibile in lingua spagnola. Il progetto è stato infatti elaborato specificamente per alcune realtà museali e archivi (o Centri di documentazione) di istituzioni di area spagnola e latino-americana.









Una traiettoria pianistica è stata portata a compimento di pari passo con i procedimenti artistico-visivi.


























Prossima tappa - anno 2025:

Un esemplare di Matérialisations poétiques sarà in visione nella Biblioteca della "Fondation Jan Michalski"
Montricher - Svizzera
(Collection Livres  d'artistes - Salle de Jury).



Tipologie e varianti:

versione in miniatura









versione in formato medio-piccolo











versione in formato medio-grande


Ricerche visuali portate avanti in congiunzione con traiettorie pianistiche





































Di seguito il testo del comunicato che fa riferimento alla presenza di Materializaciones poéticas  presso il MUSAC di León in Spagna:

I criteri estetici e i progetti artistici di Anna Laura Longo in Castiglia

Anna Laura Longo ha intrapreso i suoi itinerari artistici anzitutto come pianista-performer e musicista eclettica, estendendo ben presto i percorsi, in virtù di una necessità espressiva particolarmente originale e cangiante, per approdare dunque a una forma di interdisciplinarità che si mostra a tutt'oggi efficace proprio per i risvolti stratificati su cui tende a basarsi. 

Longo si esprime attualmente attraverso la ricerca sonora sperimentale, i linguaggi artistico-visivi, declinati anche mediante l'installazione e le performing arts e, inoltre, facendo ricorso a procedimenti di scrittura di carattere versatile, che si muovono tra creazione in versi, prosa sperimentale, saggistica, critica e teatro musicale. Implicata artisticamente su scala nazionale e trans-nazionale  porta avanti un tragitto che incuriosisce e merita attenzione soprattutto per una sottigliezza e per uno speciale acume che si riversa sugli aspetti ideativi e progettuali,  grazie a cui prendono forma operazioni di natura decisamente composita e, a tratti, camaleontica.

Un suo recente lavoro di impronta multidisciplinare, intitolato Materializaciones poéticas, prevede, come esito finale, un vero e proprio libro-installazione (da vedersi come percorso restitutivo di una performance omonima di carattere scenico- gestuale ma al contempo pianistico). Quest'opera ha raggiunto il territorio spagnolo, rientrando, nello specifico, nella collezione del MUSAC (Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León), che annovera proprio una sezione dedicata alle "ediciones especiales" e che fa riferimento alla Biblioteca e "Centro de documentación Araceli Corbo" del MUSAC stesso. Tale Centro è specializzato in arte contemporanea, a livello nazionale e internazionale. Ubicato nel piano terra del museo, con accesso diretto attraverso il vestibolo, consta di due livelli: uno riservato alla consultazione e alla visione di materiali audio-visuali, con ingresso all'emeroteca, l'altro ospitante il fondo bibliografico vero e proprio.

I criteri estetici elaborati prevedono una costante sottolineatura delle possibilità di espansione dell'individuo sul piano esperienziale e sensoriale, con un'attenzione rivolta ai percorsi interiori e ai risvolti di natura propriamente riflessiva. 
Risulta multiforme e intrigante proprio la riflessione sul concetto di azione (che riconduce verso una sofisticatezza e qualità del gesto, artistico e non). Quest'ultimo si dipana secondo una visione chiaramente anti-statica. Da questo punto di vista è stata coniata l'espressione "prensilità dell'esperienza" posta in contrapposizione con la semplice idea di attraversamento o compimento dell'esperienza medesima, prevedendo ulteriori passaggi che riguardano la costruzione e soprattutto la diversificazione delle possibili tracce mnemoniche.
Su tutte questa tematiche Longo ha prodotto e pubblicato numerosi scritti, articoli e saggi.

Anche l'indagine sulla musicalità, già da diverso tempo, non contempla solo la sfera strumentale pianistica, benché  continui ad essere pur sempre esplorata in tal senso, ma imbocca una procedura a ben vedere allargata e potenzialmente non confinata, che si rivolge anche all'oggetto rivisitato in chiave sonora o auto-progettato e in primis al corpo, visto come strumento di indagine ritmica e di potenziamento espressivo: un vero e proprio agente attivo in termini di mediazione ma, anche, in termini di esplorazione squisitamente temporale. È inoltre frequente un utilizzo di strumenti musicali svariati, visti come corpi sonori rivalutabili esteticamente alla stregua di "ambienti " modulabili e posizionati o fatti oggetto di lievi o sostanziali modifiche strutturali per il dispiegamento di "Nuovi adempimenti" (propriamente sonori e altresì visivi).
La musicalità dell'azione conduce  dunque - e anzi va di pari passo - con una musicalità dello sguardo.   Musicalità ed espressività, in ogni caso, si ritrovano ad essere strettamente connesse e indagate attraverso una continua esplicitazione, che ha luogo tra forme di radicamento o fluttuazione, procedendo in una sorta di conciliazione degli opposti.
I titoli di alcuni récital e performance testimoniano questo approccio ricco di sfumature, interconnessioni e valorizzazioni poetiche, ad esempio: Sul concetto di evocazione del suono, Lo spazio sorge/Primo stadio di vicinanza-mistero, Come un'eco l'indomani si apre, Asimmetrie leali, Nella pienezza si fa strada un sogno.
Come autrice Longo è impegnata su un corpus di prose inedite sperimentali definite Corollari intrepidi, ma ha al suo attivo svariate pubblicazioni di ricerca poetica e di argomento musicale tra cui: Plasma/ Sottomultipli del tema "Ricordo" (2004), Nuove rapide scosse retiniche (2010), Procedure esfolianti (2011), Apparati di suoni metodicamente cruciali (2013), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (2016), Viaggio nell'entroterra (2021), Declinazioni del timbro (2023).

Gli spazi del Centro documentacion del MUSAC sono aperti dal martedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 14,00 e nel pomeriggio dalle h17,00 alle h20,00. Di sabato l'ingresso è riservato  ai sopralluoghi di ricercatrici e ricercatori.

Per approfondimenti sul museo:
https://musac.es
https://documentamusac.org
Indirizzo:
Avenida de los Reyes Leoneses, 24
24008 León





































Qui sotto alcune foto che fanno riferimento alla Presenza di Exfoliación2 presso la Biblioteca del MALI, Museo di Arte Contemporanea di Lima (Perù).










Procedure preparatorie:















Risultati di un itinerario performativo, a partire da substrati poetici

(tra intenzionalità, calibratura e fermezza del gesto)

Materializzazioni poetiche è il titolo di un libro-organismo polimaterico, che mira a creare una fondamentale rivisitazione dell’atto scrittorio.

La gestualità e le molteplici significazioni legate alla scrittura stessa (dunque i suoi esiti) si apprestano a subire una metamorfosi sostanziale. La dicitura impiegata per questo tipo di vicenda composita è quella di Neo- scritture epidermiche. Quello che viene ad essere prefigurato è un vero e proprio poema residuale in espansione.

All’origine si colloca un gesto performativo di particolare incisività. L’oggetto libro che ne deriva (ovvero libro-organismo) non è altro che la traccia testimoniale e corposa dell’azione suddetta, quasi un post-ludio o un condensato.

Va sottolineato come il gesto artistico sia da intendersi pienamente configurato già a monte, nell’atto stesso di stesura atipica del materiale gelatinoso, nella sua messa in forma, nella sua strutturazione (e nella conseguente e radicale riconfigurazione) Improntata a mutevolezza e nel distacco dall’epidermide. Si tratta propriamente di un gesto “liberato” e non soltanto compiuto.

L’apporto gestuale che dà forma all’azione performativa, già nell’istante sorgivo, non fa altro che rispondere a una marcata intenzionalità.

Trattasi di un’intenzionalità sicuramente “aperta” che, a sua volta, va a rendere manifesta una volontà di totale defunzionalizzazione della pratica esfoliante (o esfoliativa). Quest’ultima andrà vista infatti in una forma poetica del tutto a sé stante. In ogni caso tale pratica potrà essere considerata un veicolo per l’assunzione di una nuova responsabilità momentanea, sicché si ritroverà ad essere circondata di un inedito valore simbolico, artistico-visivo e propriamente sonoro.

C’è una distinzione da fare tra l’atto performativo realizzato sul volto (e su parti corporee diversificate) e l’atto performativo che ha luogo invece collocandosi – sempre in veste performativa- a ridosso del pianoforte, per dar forma a un’inusitata prassi pianistica, dove la mano (il palmo, le nocche, i polpastrelli), il polso,l’avambraccio e le spalle si ammantano di un valore ulteriore, poiché si sviluppa un effettivo potenziamento in virtù dell’azione scenica predisposta.

Lentezza e perseveranza del percorso, (concretamente portato avanti per anni e tuttora in fieri), si contrappongono ai criteri di rapidità e nettezza che possono scaturire dall’impatto visivo. Questo impatto può infatti dispiegarsi anche in una manciata di istanti, o in un’occhiata eventualmente fugace.

Tutti gli aspetti fin qui delineati e dischiusi naturalmente richiedono la presenza di una disponibilità percettiva, non soltanto una capacità di decifrazione.

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Anna Laura Longo è pianista, performer nonché artista visiva e autrice eclettica. Basata a Roma, ma attiva su scala internazionale, lavora assiduamente nella realizzazione di impianti installativi e inoltre nei campi della ricerca sonora sperimentale e dell’installazione-performance, rivolgendo anche una particolare attenzione al concept del libro d’arte.

Nell’ultimo biennio si è dedicata a raccogliere meticolosamente e poi a dare forma a un corpus di neo-scritture residuali (questa la dicitura impiegata), creando un’opera che presenta le fattezze di un libro-organismo, dove vengono valorizzati diversi aspetti volumetrici e di natura organica.
 Il titolo del lavoro è Materializzazioni poetiche. Il materiale basilare è dato da un gel esfoliante multicolor, che viene posto a contatto diretto con la pelle e in seguito manipolato e messo in forma in modi molteplici, raggiungendo un risultato estetico particolarmente mutevole. 
Il tutto è frutto di un atto performativo che ha lo scopo di costruire, strada facendo, un poema residuale in espansione, che possa dare conto della contemporaneità, trasformandosi in una testimonianza poetica certamente impattante. Un esemplare, già presente nel Castello di Rivoli (Museo d’arte contemporanea) e nel Musée Les Abattoirs di Tolosa, è stato in esposizione anche in Canada, nell’ambito della Biennale de livres d’artistes au Portage in Québec.

Anche la collezione della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia si è arricchita di un prezioso esemplare e può essere inoltre segnalata un’ulteriore presenza in Giappone, presso la biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in Spagna, a León, nel MUSAC Museo di arte contemporanea. In Svizzera un esemplare sarà in visione nella Biblioteca della Fondation Jan Michalski.  
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Per conoscere le Procedure sonore e le ricerche musicali :








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Per approfondire il criterio di "militanza dello sguardo" e visualizzare i principali dispositivi artistici ruotanti intorno alla progettazione di OCCHIALOIDI in ferro:





Per informazioni, ordini e acquisti delle opere:


annalaura_longo@hotmail.com
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Breve rassegna stampa








Dislocate dal sole
le ombre accettano forme
malleabili e ricettive.
Conta il peso di un architrave:
le chiama altrove,
nella latitanza onirica
che si avvicina ai grandi interrogativi.


Lungo volumetrie insondate
si apre il tempo 
ed è levigato.




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Per conoscere il catalogo generale delle opere musicali, artistico-visive, letterarie e performative:


Qui sotto di Piet Mondrian " Ragazza con cappello che scrive" (1896/97 ca)
Pastello nero su carta 57x44,5 cm.





La creazione artistico-letteraria vive di forme molteplici attraverso decentramenti, ricostruzioni, rifocalizzazioni o deviazioni vivificanti (tra passaggi e neo-indagini esplorative).
Il tutto circondato dal suono


Per conoscere i Corollari intrepidi e nuove prose sperimentali denominate Scritture ritmiche consequenziali

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